Le luci degli Aeromobili riducono il rischio d’Impatto con i Volatili – di “Grigione”

Bradley Blackwell di Wildlife Services spiega che il metodo più efficace per evitare l’impatto con i volatili non viene da terra ma dal cielo. Gli aerei più sono illuminati dalle proprie luci (luci d’atterraggio, strobo e di navigazione) più sono visibili dagli uccelli che li eviteranno.
Luci di aeromobile potrebbe dissuadere gli incontri ravvicinati con gli uccelli.
La maggior parte delle collisioni con gli uccelli si verificano all’interno dell’ambiente aeroportuale. Due terzi degli impatti con uccelli causano danni gravi e si verificano tra il terreno ed i 500 metri sul livello del suolo. Un terzo delle collisioni si verifica tra 501 e 3.500 metri sul livello del suolo. A tale altezza dal terreno alcuni metodi di dispersione, come forti rumori o rapaci per la caccia degli uccelli, sono inefficaci. Così sembra più opportuno cercare un metodo alternativo per attenuare gli impatti quando un aeromobile si trova ad una altitudine più elevata. Credo che un metodo potrebbe usare luci pulsanti che renderebbero gli aeromobili più visibili agli uccelli. L’idea di questo proviene da oltre un decennio di informazioni aneddotiche ottenute da ricerche teoriche e pratiche sul campo. Risale al 1999, quando sono stato contattato da Precise Flight of Bend, in Oregon. Mi hanno detto che avevano una sistema di luci pulsante per gli aerei approvato dalla FAA  che veniva utilizzato per migliorare la visibilità tra pilota e pilota (entrambi in volo) e pilota e la terra. Ma, i bush pilots nel Pacifico nord-occidentale e l’Alaska notarono che le luci pulsanti, sembrava, riducessero anche il bird strike (l’impatto con i velivoli). La società ha chiesto se avevamo alcuna informazione a sostegno di questo. Ho scavato attraverso la letteratura scientifica e ho trovato che c’erano alcune indicazioni che confermavano la teoria. Per esempio, la visione è un senso primario negli uccelli. Gli uccelli, come gli esseri umani, vedono a colori, ma hanno fotorecettori diversi e possono vedere al di là del campo visivo esseri umani. Inoltre, diverse specie vedono in modo diverso. Sembrava ragionevole iniziare a condurre alcuni esperimenti. Così ho collaborato con i miei colleghi della National Wildlife Resource Center, Seamans e Glen Thomas Bernhardt, e più tardi con esperti l’ingegneri come Scott Philiben di Precise Flight e il Dott. Esteban Fernandez-Juričić della Purdue University. Nel nostro primo esperimento, abbiamo costruito una grande gabbia, alla fine di una linea di riferimento di 1600 metri, e collocato all’interno di uccelli vivi. Abbiamo costruito una pseudo ala, con le luci di atterraggio, sulla cima di un camion e poi abbiamo guidato verso la gabbia d’uccelli a una velocità di 75 miglia-per ora (120 km/h). L’idea dell’esperimento era quello di mimare un piccolo velivolo, come ad esempio un Cessna, in decollo, mentre gli uccelli mangiavano a fianco alla pista.Abbiamo anche guidato un camion senza luci verso gli uccelli. E in tutti i due casi, abbiamo filmato gli esperimenti. Abbiamo imparato molto dall’esperimento e lo si continua a rifinire. Il nostro ultimo lavoro utilizza tre telecamere ad alta velocità che sono in grado di filmare fino a 1/10 di secondo. Abbiamo anche provato  frequenze di impulso e velocità d’approccio diverse misurando il comportamento e la velocità di risposta degli uccelli, così come le condizioni di luce ambiente e trattamenti di illuminazione. L’anno scorso, siamo stati invitati a presentare alcuni dei nostri dati alla Boeing. Il risultato del nostro studio sarà pubblicato entro questa primavera nella rivista Animal Behaviour. I nostri risultati sono promettenti. Siamo ottimisti sul fatto che la nostra ricerca si tradurrà in metodi per aiutare gli uccelli a rilevare ed evitare gli aeromobili in volo. Questo si aggiungerà agli strumenti, già esistenti, di attenuazione dei rischi d’impatto e completare la gestione della fauna selvatica esistente negli aeroporti con le nuove tecnologie, come i radar. Il Radar è un grande strumento, ma non è l’unica soluzione, soprattutto negli aeroporti con traffico intenso in cui deviare l’aeromobile non è sempre pratico. Quindi, affrontando il problema da una varietà di prospettive e utilizzando le migliori tecnologie disponibili possiamo ridurre l’impatto con uccelli, ridurre i danni e salvare vite umane. Bradley Blackwell è un biologo di ricerca della fauna selvatica per il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. Lavora fuori dalla National Wildlife Research Center dell’Ohio Field Station ed è specializzata nella riduzione dei rischi  per l’aviazione da parte della fauna selvatica. Le opinioni espresse sono dell’autore e non rappresentano la posizione ufficiale della Discovery Channel. Per commenti, si prega di scrivere a discoverytech@discovery.com